DIOCESI CRISTIANA COPTA ORTODOSSA DI MILANO
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Il buon comportamento e il rapporto con gli altri


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► Come fare pochi peccati? 
Il traguardo del cristiano non è fare pochi peccati ma è la santità, in quanto Dio ci ha chiamati alla santificazione (1Ts 4: 7). 
Allora, come possiamo vivere nella santità? Il Signore dice: “Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi guardino le mie vie” (Pr 23: 26). Questo significa che noi dobbiamo imparare ad amare Dio e rivolgerci sempre a Lui; questo amore genererà in noi l’amore per i suoi comandamenti e il desiderio di osservali. Infatti, colui che ama Dio trova piacere nel compiere i suoi comandamenti. 

► Come si può essere forti nella propria fede e davanti al relativismo del mondo?
Cristo Signore ha detto: “Chi rimane in me e io in lui fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla ... Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato” (Gv 15: 5 - 7); “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5: 16); “Io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere” (Lc 21: 15).
Quindi se rimaniamo nel Signore, conservando le sue parole nel nostro cuore e mettendole in pratica, porteremo il frutto dello Spirito che è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5: 22); e ciò fa conoscere alla gente il Signore Dio. E quando chiediamo il Suo intervento avremo lingua e sapienza con cui potremo rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi (1Pt 3: 15).

► Come superare i peccati carnali, quali la concupiscenza, la fornicazione, ecc.?
Il vuoto spirituale è quello che conduce al peccato.
Dunque, praticando vari esercizi spirituali di preghiera e digiuno, possiamo avvicinarci al Signore e sperimentare la sua presenza nella nostra vita e il suo amore per noi.
Così, amando il Signore, non si può rinunciare al vivere sempre con Lui, e si fa di tutto pur di stringerlo e non lasciarlo (Ct 3: 4).
Il Signore ci promette dicendo: “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato” (Gv 15: 5). Quindi, quando noi gli chiediamo di purificare il nostro cuore dal quale provengono le intenzioni cattive (Mt 7: 21), Egli ci purificherà da tutte le nostre sozzure, ci darà un cuore nuovo, metterà dentro di noi uno spirito nuovo, porrà il suo spirito dentro di noi e ci farà vivere secondo i suoi statuti e ci farà osservare e mettere in pratica le sue leggi (Ez 36: 25 - 27).


► Come superare la pigrizia (accidia)?
La pigrizia è un indice di mancanza di saggezza (Pr 6: 6 - 11).
“Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché l’ignavia è madre della fame” (Tb 4: 13).
“La mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce” (Pr 10: 4).
“Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida una missione” (Pr 10: 26).
“La mano operosa ottiene il comando, quella pigra sarà per il lavoro forzato” (Pr 12: 24).
“Il pigro brama, ma non c’è nulla per il suo appetito; l’appetito dei diligenti sarà soddisfatto” (Pr 13: 4).
“La pigrizia fa cadere in torpore, l’indolente patirà la fame” (Pr 19: 15).
“Il pigro è simile a una pietra imbrattata, ognuno fischia in suo disprezzo. Il pigro è simile a una palla di sterco, chi la raccoglie scuote la mano” (Sir 22: 1 - 2).

► Cosa dice la Bibbia riguardo alla droga e all’alcol?
Le sostanze alcoliche e le sostanze che vengono usate come droga non sono in sé e di per sé un male perché ci sono alcuni farmaci che le contengono e i medici, in alcuni casi, consigliano di assumere piccole quantità di vino rosso per i suoi effetti salutari.
Anche in tempi remoti, il vino veniva usato come medicinale per la cura di qualche malattia e per alleviare i forti dolori. Lo stesso San Paolo, nella sua prima lettera a Timoteo, gli consiglia di smettere di bere acqua, invitandolo, invece, a bere un po’ di vino a causa dello stomaco e delle sue frequenti indisposizioni (1Tm 5: 23).
La Bibbia proibisce l’uso delle bevande alcoliche e delle sostanze stupefacenti che alterano lo stato della coscienza.
Ciò che Dio comanda riguarda a queste sostanze è:
- di non ubriacarsi: “Non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito” (Ef 5: 18),
- di non desiderare il vino: “Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e scende giù piano piano; finirà con il morderti come un serpente e pungerti come una vipera” (Pr 23: 31, 32),
- di non permettere che i nostri corpi siano dominati dal nulla: “Tutto mi è lecito! Ma non tutto giova. Tutto mi è lecito! Ma io non mi lascerò dominare da nulla” (1Cor 6: 12), “Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l’ha vinto” (2Pt 2: 19),
- di non fare nulla che possa offendere gli altri o incoraggiarli a peccare contro la loro coscienza: “Badate però che questa vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli. Se uno infatti vede te, che hai la scienza, stare a convito in un tempio di idoli, la coscienza di quest’uomo debole non sarà forse spinta a mangiare le carni immolate agli idoli? Ed ecco, per la tua scienza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello” (1Cor 8: 9 - 13).

► Esiste l’amicizia maschio e femmina al punto da condividere qualsiasi aspetto della vita?
Nel rapporto amichevole tra un ragazzo e una ragazza non c’è nulla di sbagliato, ma bisogna fare attenzione che questa amicizia non cambi o si trasformi in qualche altra cosa da parte di uno dei due o di entrambi; perché all’età di 14-17 anni la propria persona non ha ancora raggiunto un livello di maturità capace di valutare bene i propri sentimenti e quelli degli altri, ed è sempre in fase di sviluppo e continuo mutamento. Infatti gli anni dell’adolescenza sono da considerare ancora anni di formazione, di crescita e di preparazione, sia a livello mentale che emotivo.
Allora il compito dell’adolescente è imparare a costruirsi una personalità sempre più ricca ed equilibrata, imparando a fare propri alcuni atteggiamenti, come l’apertura all’amicizia, la stima, la fedeltà, la lealtà, la solidarietà, la corresponsabilità, la fiducia, il senso di responsabilità, il rispetto, la tolleranza ... Saranno questi atteggiamenti che una volta acquisiti costituiranno le basi di una personalità integra e assennata (Tt 2: 6 - 8) che sa relazionarsi correttamente, seguendo anche i consigli del padre confessore e le parole del Signore che ha detto:
“Voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1Pt 5: 5 - 8).

► In che maniera manchiamo di rispetto a Dio con il nostro abbigliamento?
Al cospetto di Dio, l’uomo si deve presentare con un certo decoro, con il rispetto dovuto e che si addice al Dio Altissimo. Per esempio: le donne quando pregano devono coprirsi il capo perché i capelli sono una gloria per la donna (1Cor 11: 15), una gloria che ci si deve togliere davanti a Dio come atto di rispetto e sottomissione; come anche non si deve pregare avendo indosso alcuna specie di corona perché anche la corona è un segno di gloria, per questo il Papa toglie la sua corona durante la preghiera della santa messa.

► Perché non mi posso comportare come i ragazzi o le ragazze in TV?
La Bibbia ci dice: “Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12: 2).
Chi ama il Signore si preoccupa sempre di comportarsi in maniera degna della chiamata divina: di essere figlio del Dio Altissimo, cioè comportarsi “con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità ...” (Ef 4: 1 - 3); senza tenere conto del comportamento dei figli del mondo. E la Bibbia ci offre molti esempi di persone rette che non si lasciarono influenzare dall’ambiente in cui vivevano, come Noè, Giuseppe il giusto e Lot.
I cristiani, infatti, hanno il modello di vita per eccellenza su cui si sono raccomandati di fissare lo sguardo, seguendolo e imitandolo, il Signore Gesù Cristo (1Gv 2: 6).

► Perché non posso baciare un ragazzo o una ragazza?
Il nostro Signore ci ha chiamati alla santificazione (1Ts 4: 7), e ci ha donato le grazie conferite dai Sacramenti per santificare ogni aspetto della nostra vita, affinché possiamo sfruttarla al meglio per vivere sempre con Lui e nella sua grazia. Quindi, per noi, figli di Dio, un rapporto d’amore deve essere santificato con il sacramento del matrimonio.
Veramente chi sperimenta la vita con Cristo non può farne a meno, né rinunciare alla sua benedizione in ogni azione che fa e in ogni passo della propria vita.
E ovviamente in un bacio innocente e fraterno non c’è nulla di sbagliato; ma bisogna anche rispettare le tradizioni e le usanze delle società. Per esempio nelle società mediorientali non è usanza baciare un ragazzo o una ragazza.

► Perché vengo giudicato/a per il mio modo di essere e per il mio modo di comportarmi?
Con il modo di essere e il modo di comportarsi, ognuno esprime la propria personalità e si rivelano le qualità del proprio cuore.
Cristo Signore stesso disse: “L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda” (Lc 6: 45).

► Il mio rapporto con i genitori, qual è il modo per poterlo migliorare e poter ottenere da loro degli insegnamenti di vita?
San Paolo ha raccomandato dicendo: “Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. Onora tuo padre e tua madre! Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra” (Ef 6: 1 - 3).

► Come mai mi sento dire dai grandi molte volte di no? 
I grandi hanno un’esperienza di vita molto ampia rispetto a quella dei giovani e sanno molte cose che i giovani non sanno. Perciò San Pietro raccomanda dicendo: “Voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili” (1Pt 5: 5). 

► Qual è il giusto equilibrio tra lo studio e le uscite? 
“Prima il dovere e poi il piacere”. Lo studio è un talento che il Signore ci affida, e noi, per amore di Dio, dobbiamo essere fedeli e impiegarlo al meglio per meritare la sua benedizione. L’importante è che anche nel divertimento non dimentichiamo Dio e i suoi comandamenti. E la persona saggia cerca sempre di impiegare il suo tempo libero nelle cose che la possono arricchire umanamente, culturalmente e spiritualmente. 

► Qual è il problema delle uscite di sera tardi? 
Dio ha creato il giorno per lavorare e la notte per riposare; questa è la natura delle cosa ed è quello che la Bibbia ci fa capire quando Gesù disse: “Bisogna che noi compiamo le opere ... finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire” (Gv 9: 4), tranne ovviamente che nei casi di necessità ed emergenza, come il lavoro dei medici, dei poliziotti, dei soccorritori ... 
 
► Quali sono i modi per capire che la compagnia che frequento è sbagliata?
La giusta compagna ti aiuta a vivere nei comandamenti di Dio e nel suo amore. Quindi la compagna sbagliata è quella che ti conduce a trascurare i comandamenti e gli insegnamenti di Dio.

► Se alcune persone mi prendono in giro, cosa devo fare nel momento in cui devo rispondere?
Un conto è essere preso in giro per aver fatto qualcosa di sbagliato, un altro è essere preso in giro, non avendo fatto nulla di sbagliato.
Se ti prendono in giro per aver fatto una cosa sbagliata, tu devi avere lo spirito dell’autoironia e ridere insieme agli altri. 
Se vieni preso in giro, non avendo fatto nulla di sbagliato, tu devi essere fermo e sorvolare, non lasciandoti influenzare, ricordandoti che anche Noè il giusto venne deriso dalla gente mentre costruiva l’arca sulla terraferma, e venivano derisi i discepoli di Cristo quando annunziavano la parola di Dio (At 2: 13; 17: 32), e il nostro Signore Gesù Cristo stesso venne deriso e schernito (Mt 27: 29, 31; Lc 8: 53; 23: 35). E quando noi rimaniamo attaccati a Dio, Egli ci dà le parole giuste per rispondere, come ci ha promesso il Signore Gesù (Mt 10: 19, 20; Lc 21: 15). 
Oltre questo, noi dobbiamo imparare che, come vogliamo che gli uomini facciano a noi, così anche noi dobbiamo fare a loro (Lc 6: 31). 

► Si professa una religione perché così ci è stato insegnato in famiglia o perché ci si è convertiti?
Inizialmente si ricevono le educazioni e gli insegnamenti religiosi in famiglia e in Chiesa, però ognuno deve coltivare la consapevolezza della presenza di Dio e il proprio rapporto intimo personale con Lui e sperimentare l’opera divina nella propria vita; perché il Cristianesimo non è formato solamente da dottrine o dogmi in cui bisogna credere, ma esso è soprattutto il vivere con Cristo.
 
► Ci sono obblighi nella religione che risulta difficile praticare?
La religione Cristiana non ha nessun obbligo. La celebrazione dei Sacramenti della Chiesa, la lettura della parola di Dio e le pratiche spirituali, cioè la preghiera e il digiuno, sono mezzi che il Signore ci ha indicato per ottenere la sua grazia e poter godere la vita con Lui.

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