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La Festa del Nayruz


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► Che cos'è la Festa del Nairuz, e cosa vuol dire la parola “Nairuz”?
Il Nairuz, o la festa di capodanno copto, è il primo giorno dell’anno agricolo.
La parola “Nairuz” deriva dal copto “nia-roù” che significa “i fiumi”, questo è il motivo principale di vita in Egitto. Quando i greci entrarono in Egitto aggiunsero la lettera “s” alla fine della parola “niaroù” facendola diventare “neirous” (come ad esempio: Antonio - Antonios). Quando gli arabi vennero la pronunciarono “nairuz” pensando che questa fosse la festa di primavera per i persiani, la quale aveva il nome di “ney-rouz” che voleva dire “il giorno nuovo”.
Secondo Anba Lucas il defunto, la parola “Nairuz” è un insieme delle lettere “niaro-ezmò-roù” che ha significato di rima poetica, di lode copta, a Dio Creatore per la benedizione dei fiumi. Infatti la parola “Ezmò” la usiamo nelle lodi copte in chiesa, e questa vuol dire “lodate e benedite”.
Quindi il significato completo della parola “Nairuz” è: “la festa della benedizione dei fiumi”.

► Chi scoprì il calendario copto, e come?
Fu Tahtut, l’egizio saggio vissuto ai tempi del faraone Mina I, che scoprì la scrittura e divise il tempo. Fece coincidere l’inizio dell’anno copto con la piena del Nilo e allo stesso tempo con il pieno splendore della stella più luminosa del cielo: “Sirio”; questo conferma che l’anno copto è un anno stellare e non solare.
Egli divise l’anno copto in 12 oroscopi raggruppati in tre parti [la piena del fiume, l’agricoltura, la raccolta], di cui la lunghezza di ogni stagione era di quattro mesi. Divise, anche, l’anno in settimane e giorni, e il giorno in 24 ore, e l’ora in 60 minuti, e il minuto in 60 secondi, calcolando, così, tutto l’anno in 365 giorni.
Più tardi, quasi tre secoli prima di Cristo, fu aggiunto un giorno ogni 4 anni per fare cadere le feste fisse importanti nello stesso tempo astronomico.

► Quali sono i mesi dell’anno copto?
I mesi dell’anno copto in ordine sono: Tut, Baba, Hatour, Kiahk, Touba, Amshir, Baramhat, Barmouda, Bashans, Baona, Abib, Mesra, e il mese più corto di essi, El Nasii, di cinque giorni, o sei nell’anno bisestile. Fino ad oggi i mesi sono ancora usati sia a livello ecclesiastico che a livello popolare agricolo.

► Qual è il significato di ogni nome dei mesi copti?
- Thout conosciuto col nome di “Tut”:
1º mese. Ha origine dal dio faraonico “Tahtut”, che significa dio della sapienza.
- Paopi conosciuto col nome di “Baba”:
2º mese. Ha origine dal dio faraonico “Bentrut”, che significa dio delle piante che, secondo gli egizi, cura i campi.
- Hathor conosciuto col nome di “Hatur”:
3º mese. Ha origine dal dio faraonico “Hat-hur”, che significa dio dell’amore, della bellezza e della felicità.
- Koiak conosciuto col nome di “Kiahk”:
4º mese. Ha origine dal dio faraonico “Kahaka”, che significa dio della fortuna.
- Tobi conosciuto col nome di “Tuba”:
5º mese. Ha origine dal dio faraonico “Tobia”, che significa dio della pioggia.
- Meshir conosciuto col nome di “Amshir”:
6º mese. Ha origine dal dio faraonico “Jhan”, che significa dio della tempesta.
- Paremhat conosciuto col nome di “Baramhat”:
7º mese. Ha origine dal dio faraonico “Lebamotet”, che significa dio del calore.
- Paremoude conosciuto col nome di “Barmoda”:
8º mese. Ha origine dal dio faraonico “Ramoutah”, che significa dio della raccolta.
- Pashons conosciuto col nome di “Bashans”:
9º mese. Ha origine dal dio faraonico “Khonso”, che significa dio della luce,
- Paoni conosciuto col nome di “Baona”:
10º mese. Ha origine dal dio faraonico “La roccia”, che significa dio del caldo del clima.
- Epip conosciuto col nome di “Abib”:
11º mese. Ha origine dal dio faraonico “Habi”, che significa dio della gioia.
- Mesori conosciuto col nome di “Mesra”:
12º mese. Ha origine dal dio faraonico “Figlio del sole”, che significa dio della stagione della piena dei fiumi.
- Pi Kogi Enavot conosciuto col nome di “Nasii”:
13º mese. É il più piccolo mese dell’anno, i suoi giorni sono in tutto 5 o 6.


► Perché il Nairuz è la Festa dei Martiri?
I cristiani copti considerarono l’inizio dell’anno copto con l’inizio dell’impero di Diocleziano; egli ordinò la tortura e l’uccisione di mille cristiani copti. Si considerò così il primo anno copto nell’anno 284 d.C., che coincise con l’anno faraonico 4525. Questo calendario si chiama, infatti, calendario dei martiri.
L’imperatore Diocleziano ordinò l’unificazione di tutte le religioni dell’impero in un unico culto: l’adorazione di Diocleziano come dio, ma i cristiani rifiutarono.
Nell’anno 302 d.C. Diocleziano espulse tutti i cristiani dalle cariche dell’impero e dell’esercito iniziando la più terribile persecuzione nel mondo.
Impartì ordini, uno dopo l’altro, di persecuzione verso i cristiani facendo diventare la loro vita sempre più amara: distrusse le Chiese, ordinò il rogo di tutti i libri sacri e la proibizione di leggerli, rifiutò di liberare gli schiavi cristiani ancora uniti alla fede cristiana, imprigionò i vescovi torturandoli fino alla morte, bruciò i cristiani nel fuoco, e applicò su di loro ogni genere di torture.
Tutte le persecuzioni che l’impero romano eseguì sui cristiani fin dall’era di Nerone, sono nulla in confronto a quelle praticate da Diocleziano ed esercitate e completate dai suoi collaboratori; esse risultano molto più intense, violente e feroci.
Il numero dei martiri soltanto in Egitto raggiunse il Milione, per questo i copti decisero che l’anno copto dovesse iniziare dal periodo di Diocleziano; il quale fu colpito da cecità e venne servito da una donna cristiana.
Il Papa Pietro I, 17° Patriarca di Alessandria, scrisse molti libri contro l’adorazione degli idoli, la diffusione di questi provocò l’ira dei pagani; così che l’imperatore ne ordinò l’arresto e la decapitazione nella zona di Bocalia in Alessandria d’Egitto nell’anno 311 d.C.. Egli fu l'ultima vittima delle più terribili persecuzioni che hanno sconvolto la cristianità, per questo fu soprannominato “il Sigillo dei Martiri”.
Tuttavia i copti hanno offerto martiri della cristianità in tutte le epoche.
Da qui si lega la Festa del Nayrouz con i Martiri, infatti, come era solito in questo periodo per i cristiani uscire e dirigersi verso i luoghi sacri di sepoltura dei Martiri per ricordarli, così avviene ancora oggi.

► Che cosa simboleggia il dattero rosso nella festa del Nairuz?
Il rosso del dattero ricorda il sangue dei Martiri, il suo cuore bianco rappresenta la purezza del loro cuore e il nocciolo duro indica la solidità della loro fede.


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